16 Luglio 2021

Tutte le persone sanno che la terra non è come cemento, ma in cosa sono diversi?
In questo post vediamo come lavorare la terra cruda prendendo atto che ha caratteristiche e comportamenti diversi dal materiale legante più conosciuto (e usato) alle nostre latitudini.

Prima di addentrarci nelle diversità vediamo i lati comuni.

Somiglianze

Ogni malta, da intonaco o da muratura, è composta da inerti e leganti.
L’argilla contenuta nella terra (come dicevamo qui) funge da legante e si sostituisce al più comune cemento o alla più conosciuta calce nei nostri intonaci naturali.
Si potrebbe anche sommare, ovvero potremmo creare malta con più di un legante, unendo calce con argilla o argilla con cemento ma questa pratica non è indispensabile.
Un legante quasi sempre basta.
La scelta del legante da usare dipende dall’uso che vogliamo fare di quella malta, dal contesto nella quale la usiamo e dal risultato che vogliamo ottenere.

Messa in opera

Seppure esistono delle differenze, che vedremo qui in seguito, tra intonaci di cemento e intonaci di terra cruda, è interessante ricordarci che la messa in opera, ovvero gli attrezzi per stendere l’intonaco e le modalità di stesura dello stesso sono uguali.
Usiamo frattazzi e cazzuole a prescindere dal legante presente nell’intonaco e lavoriamo per strati, attendendo le asciugature per procedere con la fase successiva.

Diversità

Allora cosa cambia tra la terra e il cemento? Perché chi sa applicare un intonaco di cemento non sempre sa lavorare anche con la terra?
Perché le argille e i cementi funzionano diversamente per alcuni aspetti.

Aggrappo

Primo fra tutti per l’aggrappo.
Il cemento e la calce hanno un aggrappo chimico: avviene una trasformazione chimica che favorisce l’aggrappo della malta.
La terra cruda, o meglio l’argilla contenuta nella terra, invece lavora in modo meccanico. Non avvengono trasformazioni chimiche (l’argilla è eternamente plastica finché non si cuoce) e l’aggrappo è possibile grazie alla scabrosità delle superfici (come dicevamo qui).

Asciugatura

Sempre per la diversa struttura fisica e il diverso comportamento, anche l’asciugatura delle malte è diversa.
Quelle a base di cemento hanno bisogno di meno tempo per asciugare e quindi per essere ricoperte con gli strati successivi. Le malte di terra cruda hanno asciugature più lente.
Se ad esempio un intonaco di cemento tira, ovvero indurisce, in un giorno, nelle stesse condizioni uno di terra cruda potrebbe richiedere anche 5 giorni.
Questo è un problema? Nel 90% dei casi no.
Tra la stesura del fondo e l’applicazione della finitura spesso sono necessarie altre lavorazioni che richiedono uno spazio tra queste due fasi quindi queste differenze sono alla fine irrilevanti nei tempi complessivi di un cantiere.

Spessori

Per questioni collegate all’asciugatura anche gli spessori degli intonaci tra terra e cemento cambiano.
Se con un aggrappo chimico – e magari malte premiscelate alleggerite con cellulosa – possiamo fare spessori di più cm in una sola mano, quando lavoriamo con la terra cruda, specie quella di scavo, è meglio non superare il centimetro per mano.
Questo perché le malte di terra sono pesanti e più saliamo di spessore e più rendiamo difficile l’asciugatura.
Meglio quindi procedere per strati, idealmente non più di un centimetro per volta appunto, lasciare che tiri e poi proseguire con gli strati successivi.

Ritiro

L’argilla è il legante con più capacità igroscopica.
Questo vuol dire che è in grado di assorbire molta acqua in ognuna delle fasi.
Durante l’asciugatura dell’intonaco l’acqua necessaria per fare la malta verrà rilasciata e libererà lo spazio che prima occupava. Questo spazio vuoto potrebbe trasformarsi in fessure più o meno grandi.
Negli strati di fondo questo non è un problema se non determina un distacco dalla superficie; le fessure verranno colmate con gli strati successi andando via via a diminuire fino a che non scompariranno.

Insomma, di differenze ce ne sono per poter ammettere che la terra non è il cemento (anche se come abbiamo visto, alcune cose non cambiano).

Conoscere le differenze di cui abbiamo parlato nel post ci aiuta a capire come lavorare al meglio con la terra cruda quando vogliamo farla diventare il nostro intonaco.

E se vuoi andare ancora più a fondo sul tema terra cruda e come lavorarla, puoi scaricare gratuitamente questa guida qui.