7 Febbraio 2020

Se è già da un po’ che cerchi informazioni sulle case di paglia o sugli intonaci di terra, ti sarà sicuramente capitato di leggere la frase “Buoni stivali e buon cappello” che nella sua forma estesa comprende anche “e un cappotto che respira”.

Queste infatti sono 3 semplici regole che, declinate in diverse modi a seconda del progetto, ci garantiscono un buon risultato della nostra casa naturale. Le vediamo più nel dettaglio in questo post.

Buoni stivali

Per buoni stivali intendiamo una buona base che separa le nostre balle di paglia dalle fondazioni. La finalità di questa base è isolare dal contatto con il terreno e quindi con la possibilità di risalita dell’umidità che danneggerebbe la nostra parete perché
umidità costante = acqua
acqua = deperimento della paglia.

La realizzazione di questa base può avvenire tramite un muretto in cemento armato che sale in continuità delle fondazioni, oppure con dei mattoni cotti o ancora con il legno.

E’ importante ricordarsi che i nostri stivali hanno un diverso potere isolante rispetto alla balla di paglia, quindi è fondamentale trovare il modo di renderli più efficienti rispetto a questo aspetto.

Buon cappello

Come sopra così sotto. E’ tanto importante occuparsi della formazione di una buona base come delle realizzazione di una buona protezione dall’alto.

Con buon cappello si intende un tetto ben progettato e ben costruito che sappia evitare infiltrazioni della pioggia ed eventuali condense nelle ultime file di balle di paglia. Una buona sporgenza, come una tesa larga, non è obbligatoria sempre, tuttavia agevola il compito di proteggere in modo ottimale delle intemperie.

Cappotto che respira

Come abbiamo visto nei punti precedenti quello che le balle di paglia temono è la presenza costante di acqua (umidità di risalita o infiltrazioni durature). Non temono invece il passaggio temporaneo dell’umidità, anzi per loro conformazione (la paglia ha un fusto cavo come una “cannuccia”) lo favoriscono.

Realizzare rivestimenti che assecondano questa caratteristica, ad esempio con intonaci in terra cruda o in calce, significa garantire ai nostri muri una naturale traspirazione evitando che l’umidità che normalmente si forma dentro la nostra casa, resti bloccata all’interno della paglia.

Declina a modo tuo

L’aspetto interessante di questi semplici consigli sta nella loro grande flessibilità. Ci sono tanti modi giusti di costruire rispettando queste regole, modi molto diversi per aspetto e tecniche. Ciò che è importante quindi è ricordarci di avere chiari questi principi quando pensiamo, progettiamo e realizziamo la nostra casa in balle di paglia.
E’ così che garantiamo lunga vita alle nostre case naturali.

P.S. Ogni mese raccontiamo cosa facciamo in cantiere e quello che impariamo dalla pratica qui. 🙂