6 Marzo 2020

Una delle domande che ci fanno più spesso è: quale materiale scelgo per i miei intonaci? Forse fare proprio a noi questa domanda, ovvero cosa sia meglio tra le terra e la calce, potrebbe non essere proprio ideale visto che già attraverso il nostro nome ci schieriamo da una parte più che dall’altra.

Tuttavia in questo post proveremo ad essere imparziali (non assicuriamo di farcela!) per raccontarti dove generalmente usiamo questi materiali e perché e quali sono le principali differenze tra la terra e la calce.

Quando scegliamo la terra

Intonaci interni delle case in balle di paglia
Nessun materiale è come la terra cruda nel dialogo con la paglia: è elastica e nelle malte, soprattutto quelle create in cantiere, possiamo aggiungere le fibre di paglia, magari quelle di scarto delle lavorazioni delle pareti, per creare continuità tra muro e intonaco.

Sulle murature in cotto
La terra cruda funziona benissimo anche sulle murature “normali” in mattoni forati. Se hai già una casa o stai ristrutturando, anche se fai scelte convenzionali, noi consigliamo negli ambienti interni di intonacare con la terra per aumentare la salubrità degli spazi sfruttando la capacità della terra di assorbire l’umidità dell’aria.

Sulle tramezzature interne in fibrogesso
Preferiamo il fibrogesso al più conosciuto cartongesso. E’ sempre in pannelli e si aggancia ai binari, come il suo cugino in cartone, però è più pesante e resistente, ottimo per fare inerzia termica. E soprattutto ha una buona superficie per l’aggrappo dell’intonaco in terra cruda.

Su intonaci interni esistenti per cambiare faccia alla casa
L’abbiamo fatto diverse volte ed è stato sempre una rivelazione: rifare gli intonaci interni della casa trasforma gli ambienti pur lasciandoli uguali. E’ una di quelle lavorazioni minime durante le ristrutturazioni capaci però di cambiare radicalmente la tua nuova casa, sia da un punto di vista estetico sia di salubrità.

Quando scegliamo la calce

Sugli intonaci esterni delle case in balle di paglia
La calce è un ottima risposta naturale quando cerchiamo un materiale in grado di resistere alle intemperie e quindi ideale per gli intonaci esterni. Come puoi vedere nei lavori, abbiamo scelto di usare la calce idraulica naturale in diversi cantieri per gli intonaci esterni perché più resistente di quella aerea e quindi ci da maggiori garanzie.

Nei bagni o nelle cucine
Prima di mettere le piastrelle è necessario fare un fondo di intonaco. Normalmente in questo caso consigliamo o lo facciamo in calce perché funziona meglio con la colla delle piastrelle e perché i vantaggi della terra tra la colla e il muro non sarebbero percepibili quindi calce.

Nei bagni e nelle cucine /2
Con le tecniche impermeabili tipo cocciopesto o tadelakt. La calce unita ad un certo tipo di inerti, come il cocciopesto, oppure una calce speciale, come quella marocchina del tadelakt, lavorata secondo una tecnica precisa possono dare finiture impermeabili. In quel caso specifico la calce è insostituibile come legante perché la tecnica funzioni, quindi ovviamente consigliamo calce.

Nei massetti non armati fatti prima della posa del pavimento
Generalmente tra il massetto armato e il pavimento viene fatto una gettata di sabbia e cemento per preparare la superficie per la posa del pavimento. Questo strato potrebbe essere fatto con calce idraulica naturale. I costi della materia prima saranno leggermente più alti tuttavia la posa rimane esattamente la stessa che per un massetto in cemento, quindi generalmente proviamo a chiedere.

Terra VS Calce

Perché siamo arrivati alle conclusioni che ti abbiamo presentato sopra?
Perché questi materiali, entrambi naturali e quindi sostenibili, hanno caratteristiche diverse e quindi funzioni diverse.

Utilizzo
La terra può essere usata senza protezioni, ovvero se la tocchiamo con le mani non ci succede niente, quando usiamo la calce sono indispensabili le protezioni, guanti e occhiali, perché brucia.

Consiglio: se a lavorare sono persone inesperte, come autocostruttori o volontari, usare la terra abbassa i rischi e aumenta il divertimento

Tempi di asciugatura
La terra ha tempi di asciugatura più lunghi rispetto alla calce.
Questo è un vantaggio mentre facciamo alcune lavorazioni perché abbiamo più tempo prima che il materiale si asciughi oppure uno svantaggio se abbiamo bisogno di accelerare i processi.

Consiglio: dobbiamo rispettare i tempi dei diversi materiali, a prescindere da quale scegliamo, se abbiamo fretta di chiudere un lavoro scegliamo materiali dall’asciugatura più veloce.

Impatto di produzione
La terra cruda viene usata così come si trova in natura, non ci sono cotture e quindi usiamo il materiale senza trasformalo chimicamente, la calce invece per diventare legante deve essere cotta. Ogni processo di cottura ha un impatto ambientale, l’impatto della calce non è ovviamente come quello del cemento, tuttavia è una cottura.

Consiglio: usare un materiale trasformato come la calce (o il cemento) non è un peccato, siamo però dell’idea di usarlo dove realmente serve, dove le caratteristiche che offre sono indispensabili; negli altri casi preferiamo materiali non trasformati.

Rinnovabilità
Il potere legante della terra cruda è infinito, ogni volta che bagniamo l’argilla e la lavoriamo lei torna plastica. La calce funziona come legante una sola volta, dopo che la facciamo entrare in contatto con l’acqua e la lasciamo asciugare prende la forma che le abbiamo dato e il processo non è reversibile.

Consiglio: come sopra, scegliamo i materiali trasformati dove li riteniamo importanti, ogni volta che possiamo, scegliamo materiali rinnovabili.

Siamo riusciti ad essere imparziali? Forse no. Tuttavia quello che ci interessa è avvicinarti a questi materiali e aiutarti a scegliere in modo più consapevole le prossime volte che ti troverai nel dubbio.

E se vuoi continuare a sentirci parlare di materiali naturali, ci trovi qui. 🙂