Di quella volta che abbiamo ristrutturato con la terra

Abbiamo aperto la rubrica report dal cantiere parlando della nostra ultima casa di paglia: numeri, attrezzi e tecnica costruttiva.
In questo post ci piacerebbe raccontarti, nella stessa modalità, di un intervento diverso ovvero della ristrutturazione di una casa con la terra cruda in autocostruzione.
I proprietari hanno scelto di fare una ristrutturazione minimal: hanno conservato quasi tutte le partizioni interne, l’unica tramezzatura demolita è stata quella della cucina, per creare un open space con la sala. In questo nuovo spazio unico è stato creato un controsoffitto isolato con il sughero, per diminuire le dispersioni termiche di questo spazio molto alto.
Il bagno è stato completamente rifatto.
E hanno deciso di rivestire tutti i muri della casa con la terra cruda.
(Se ti stai chiedendo il perché qui trovi alcuni validi motivi).
Superfici
Abbiamo quindi lavorato su pareti molto grezze, dove erano state rimosse le piastrelle e su pareti molto lisce dove c’erano strati e strati di pittura lavabile. Come abbiamo fatto ad ottenere un risultato omogeneo partendo da situazioni diametralmente opposte?
Sulle prime, le pareti molto grezze, siamo intervenuti con una miscela di terra e paglia per colmare i buchi più grandi e rendere la superficie più complanare, prima di stendere l’intonaco.
Le seconde, le pareti super lisce, le abbiamo graffiate per creare una rete di aggrappo e facilitare la presa dell’intonaco.
A quel punto abbiamo steso l’intonaco.
Tecnica e materiali
Abbiamo scelto di usare il premiscelato di terra cruda per il fondo.
L’abbiamo applicato ovunque in due mani, di 3 mm ciascuna.
Per le finiture abbiamo usato su alcune pareti dei premiscelati di terra bianchi, dove avevamo bisogno di pareti chiare per dare luminosità agli spazi, su altre terra locale.
La finitura l’abbiamo stesa e spugnata.
Da nessuna parte abbiamo dato pittura, il colore dei muri è quello degli intonaci.
Numeri
Abbiamo lavorato circa 180 mq di intonaci in 14 giorni.
Per 7 giorni abbiamo insieme ai proprietari, 4 giorni per lo strato di fondo e 3 per la finitura. Negli altri 7 i proprietari hanno completato i lavori in autonomia in autocostruzione.
Risultato
La casa, pur rimanendo nell’impianto molto simile a com’era è profondamente cambiata grazie a questa decisione di rivestire tutte le superfici con la terra.
La formula dell’autocostruzione ha permesso di raggiungere un buon risultato a costi contenuti (dei costi ne parliamo più approfonditamente qui) ed avere quindi una casa naturale diciamo al prezzo di una convenzionale.
Tutti i nostri cantieri sono fonte di ispirazione e riflessione; questo ci ha permesso di vedere come una scelta apparentemente così semplice quale rifare gli intonaci possa radicalmente cambiare una casa senza grandi demolizioni e ricostruzioni e come la partecipazione dei proprietari anche in un tempo limitato possa fare la differenza in termini di soddisfazione e di costi.
Questo è il cantiere da cui nasce “8 passi tra gli intonaci di terra” la nostra guida per per capire dove iniziare quando scegli i materiali naturali e vuoi partecipare ai lavori di casa tua.
La puoi scaricare gratuitamente qui.
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