Conosciamo C e G da diversi anni e sappiamo che, da quando hanno iniziato a pensare ad una casa nuova, hanno fantasticato sui materiali naturali: legno per la struttura, balle di paglia per i muri, terra cruda per gli intonaci interni e calce per quelli esterni.
Hanno deciso di autocostruire, di dedicare il loro tempo e le loro energie estive alla realizzazione della loro casa: 6 settimane di lavoro intensivo di cui 2 di formazione in cantiere.
- La prima a cura di Christelle Dupont, esperta di costruzioni con materiali naturali, che ha insegnato loro tutti i segreti per un buon muro in paglia.
- La seconda, che abbiamo curato noi, per approfondire tecniche e miscele degli intonaci interni in terra cruda e esterni in calce idraulica naturale.
Approfondimenti sugli intonaci
Per lavorare con la terra cruda di scavo abbiamo creato una “piscina” con le balle di paglia e un telo nella quale immergerla per farla diventare più lavorabile. La terra scavata presentava molti grumi e senza molazza o ammollo sarebbe stato molto difficile usarla per le miscele.
Quando la terra era sufficientemente morbida (circa dopo un mese) l’abbiamo setacciata e passata in un altra vasca. Da qui abbiamo preso la terra da miscelare con la sabbia e la paglia corta per gli intonaci interni che abbiamo eseguito in due strati: il primo di aggrappo e il secondo di corpo.
Per gli intonaci esterni abbiamo scelto miscele di calce idraulica naturale e sabbia realizzate in cantiere.
Abbiamo lavorato su tre strati: il primo di aggrappo direttamente sulle balle di paglia, dato liquido perché penetrasse bene, il secondo di corpo e il terzo, con impasto di calce, sabbia e paglia corta per livellare i bozzi del muro.
Insieme agli autocostruttori abbiamo scelto di aspettare l’anno successivo per le finiture sia quelle interne in terra, sia quelle esterne in calce.
Curiosità!
- Nel terreno dove sorge la casa la terra è molto sabbiosa, con pochissima argilla e quindi non utilizzabile per la casa. CeG hanno chiamato un contadino del paese e hanno chiesto a lui di portare un carrello di terra con il suo trattore.
Quella che avanzerà finito il cantiere la porteranno nel loro orto. - Tutte le miscele sono state realizzare solo con il miscelatore ad elica perché in Francia non ci è stato possibile reperire la molazza. Per questo ci siamo ingegnati con la tecnica della piscina per lavorare sul facilitare la miscelazione.
- Abbiamo conosciuto Christelle Dupont e abbiamo avuto modo di confrontarci in cantiere su tecniche diverse da quelle che usiamo noi per costruire con gli stessi materiali: per noi è sempre un piacere e uno stimolo vedere come, attraverso processi, sia possibile raggiungere risultati simili.
terraepaglia nel ruolo di:
artigiani e formatori
lavoro eseguito:
intonaci interni in terra cruda
intonaci esterni in calce