Lezioni dal cantiere: rubrica

Inuguriamo con questo post una nuova rubrica che abbiamo chiamato lezioni dal cantiere.
Tutto nasce da una delle nostre ultime newsletter in cui ci siamo ritrovati a parlare della prima cosa che abbiamo imparato dal cantiere.
Nello specifico non ci riferivamo ad una cosa pratica tipo come si tiene in mano un frattazzo o quanto si può caricare un secchio senza sfondarlo.
Il focus della lezione appresa riguardava più un comportamento da avere in cantiere.
Grazie a quella newsletter, abbiamo ripensato al fatto che nel corso di questi anni di insegnamenti ne abbiamo ricevuti parecchi dal cantiere e ci è sembrato interessante mettere a sistema queste lezioni creando una rubrica dentro questo blog.
L’idea alla base di questa rubrica è creare un campo comune di confronto e dialogo perché come in molti altri contesti queste lezioni sono implicite e si imparano facendo, quindi chi è all’inizio – professionista o committente è uguale– potrebbe non conoscerle e trovarsi più in difficoltà. Ci auguriamo quindi che siano utili – e divertenti – e ci teniamo a specificare che il maestro è il cantiere, noi siamo semplicemente allievi che provano a riflettere su quanto stanno apprendendo.
Inizieremo con una cadenza mensile per questa rubrica e vedremo, strada facendo, quanto continuarla.
Partiamo quindi dalla prima lezione, quella che ha dato origine a questa riflessione e inauguriamo così questo spazio.
In cantiere fatti i fatti tuoi.
Preambolo
Era uno dei primi cantieri in cui lavoravamo.
Quello che ci animava era tanta passione, un po’ di esperienza rispetto ai nostri materiali e pochissima rispetto alle dinamiche di cantiere. Lavoravamo contemporaneamente ad altre ditte, quindi oltre a vedere come proseguiva il nostra lavoro vedevamo come andavano anche gli altri interventi.
Data la nostra attitudine alla conversazione facile e i molti momenti informali condivisi con i proprietari ci veniva naturale parlare con loro di tutto ciò che stava succedendo in cantiere e condividere alcune nostre riflessioni generali.
Di per sé questo non era sbagliato anche perché lo facevamo in assoluta buona fede.
Tuttavia i nostri punti di vista portavano loro a mettere in discussione alcune scelte fatte – facendoli piombare nel dubbio anche su cose rispetto alle quali avevano già deciso – e portavano noi ad essere ritenuti responsabili di quelle nuove scelte senza che queste lavorazioni fossero realmente nelle nostre mani (era quindi difficile essere responsabili di una cosa che non dipendeva da noi).
Non ci siamo accorti subito che questo meccanismo poteva non essere così funzionale.
A farci da grillo parlante in quel cantiere è stato l’idraulico, Mauro, che al contrario nostro, quando sollecitato su dubbi e questioni che non riguardavano direttamente il suo lavoro evitava di rispondere, non tanto perché non avesse un’opinione in merito ma piuttosto perché conosceva il lato oscuro della situazione. Appena siamo entrati in confidenza con lui, ha condiviso questa massima, che è la lezione dal cantiere di cui discutiamo in questo post, ovvero “in cantiere fatti i fatti tuoi”.
Lezione
Come professionisti, farsi i fatti propri in cantiere vuol dire essere disponibili al confronto e al dialogo con i committenti o con le altre persone coinvolte e attenersi a confrontarsi e dialogare solo rispetto all’intervento di cui si è responsabili.
Questo aiuta le e i committenti a non avere troppe informazioni e suggestioni diverse attorno ad un unico tema – perché less is more anche per i consigli che si ricevono in cantiere – e i professionisti a non prendersi responsabilità che non competono loro – perché ogni professionista ha un ruolo ed è funzionale per il cantiere che ci si attenga ad esercitare bene il proprio senza troppe sovrapposizioni.
Da quella volta proviamo ad applicare questa lezione in ogni cantiere dove lavoriamo anche se ammettiamo che non è sempre facile per noi, speriamo che condividerla con te ci sia da stimolo a praticarla di più. 🙂
Chiudiamo la prima lezione di questa rubrica con una domanda per te: ti è capitato di confrontarti con questo tema? Quali strategie adotti in cantiere? Se vuoi dirci la tua c’è spazio qui sotto nei commenti oppure ci trovi anche via mail, siamo curiosi di sapere cosa ne pensi!
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