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Pubblicato il: 11 Giugno 2021

Intonaci naturali? Inizia da qui

Intonaci naturali? Inizia da qui

Quando parliamo di intonaci naturali a volte non si sa bene da dove iniziare.
Spesso pensiamo che si tratti solo di scegliere il materiale con cui farli (qui parlavamo ad esempio di come scegliere tra la terra e la calce) e invece il vero posto da cui iniziare è la comprensione della superficie di applicazione. E’ fondamentale infatti partire da quello che c’è: che sia già esistente come nel caso delle ristrutturazioni oppure che sia sul progetto nel caso di costruzioni ex novo. Analizzare i muri e capire come sono (o saranno) quelli su cui andremo ad applicare le malte è il primo passo fondamentale.

Se i muri sono troppo lisci

Parliamo di muri già pitturati, a volte anche con molti strati di pittura pesante, che hanno reso la superficie molto liscia. In questi casi prima di iniziare dobbiamo renderli grezzi.
Come?
Possiamo graffiarli con una cazzuola in modo da creare una specie di rete tridimensionale che favorisca l’aggrappo meccanico delle malte. Oppure con un martello possiamo picchettare la superficie.
L’importante è interrompere la superficie scivolosa creando punti di presa per l’intonaco.

Quando le superfici lisce con cui abbiamo a che fare sono pannelli di cartongesso abbiamo bisogno di stendere un aggrappante chimico sulla superficie per favorire la stesura di una finitura d’intonaco. Per i pannelli in fibrogesso non occorre nessun aggrappante, la terra cruda non ha problemi di adesione su questo materiale che tiene bene anche l’umidità degli impasti senza deformarsi.

Se sono troppo irregolari

Se al contrario i muri sono troppo irregolari, come nel caso delle balle di paglia oppure di muri parzialmente demoliti è importante renderli omogenei prima di iniziare con gli intonaci. Capita durante le ristrutturazioni ad esempio di trovare muri molto grezzi e con livelli differenti dove sono state rimosse le piastrelle. In quei casi, prima di procedere con l’intonaco è funzionale fare un fondo, magari aggiungendo della fibra agli impasti, per rendere i dislivelli meno significativi.
Lo stesso è bene farlo quando costruiamo con le balle di paglia: prima di stendere gli intonaci interveniamo puntualmente con malte fibrate, dove ci sono parti vuote o più irregolari.

Se sono instabili

Questo avviene soprattutto quando lavoriamo su case molto vecchie in cui magari nel tempo ci sono stati problemi strutturali o di infiltrazioni che possono avere indebolito gli intonaci esistenti. In questi casi è sempre meglio togliere tutte le parti che facilmente si rimuovono e ricostruirle.
E’ spesso controproducente mantenere dei fondi instabili e stendere sopra nuovi strati sperando di coprire i problemi. La demolizione, dove serve, con successiva ricostruzione è la via più funzionale.

In sintesi

Questo lo schema per ricordarti da dove iniziare con i tuoi muri se vuoi realizzare intonaci naturali.
lisci → renderli grezzi
troppo irregolari → renderli più omogenei
instabili → ricostruirli

E quando avrai preparato per bene il fondo potrai finalmente dedicarti a trovare la tua miscela (qui trovi come fare link) e applicarla (come dicevamo qui link).

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Sara