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Pubblicato il: 21 Luglio 2020

Intonaco esterno di una casa di paglia

Intonaco esterno di una casa di paglia

C’eravamo lasciati, nell’ultimo report di cantiere (che puoi leggere qui) a come si costruiscono i muri di una casa di paglia; vogliamo riprendere da lì e capire, con questo nuovo post, qual è il passaggio successivo una volta ultimati i muri, ovvero come si procede con l’intonaco esterno.

Ti ricordiamo che in questi report parliamo di quella che è la nostra ultima (al momento della scrittura di questo post) casa di paglia, quindi prendiamo spunto dalla nostra esperienza diretta di cantiere per parlare dei materiali naturali e della loro applicazione.

Dicevamo, intonaco esterno. Perché partire da quello?

La superficie esterna di una casa (di paglia, ma non solo ovviamente di paglia) è quella più esposta alle intemperie e quindi la prima da proteggere.
Si, perché una delle funzioni principali degli intonaci è proprio quella di proteggere la muratura che abbiamo costruito.
A volte, alcuni strati di intonaco, erano anche considerati di sacrificio, ovvero si costruiva con l’idea che nel tempo si consumassero e che andassero rifatti, senza tuttavia smettere mai di svolgere la loro funzione di protezione del muro.

Non è il caso del nostro intonaco esterno, però il principio rimane lo stesso, proteggere la muratura.

Oltre a proteggere e uniformare la superficie, nel caso della nostra casa di paglia l’intonaco ha anche un’altra funzione, cioè quella di dare massa ai nostri muri leggeri, così da aumentare quella che in termini tecnici si chiama inerzia e che serve soprattutto per questioni termiche e acustiche (abbiamo parlato di inerzia quando parlavamo di terra cruda qui).

Quando lavoriamo su case di paglia, quindi su case con muri traspiranti, è importante che questa caratteristica del muro sia anche dell’intonaco, per cui scegliamo di intonacare la paglia con malte a base di calce o di terra.
L’intonaco esterno di una casa di paglia, come già dicevamo qui, per noi è in calce idraulica naturale, e anche in questo caso abbiamo confermato la scelta.

Come abbiamo lavorato?

Prima di intonacare abbiamo rasato la paglia in modo da avere una superficie omogenea e quindi più o meno dritta.
E poi abbiamo iniziato con la prima mano di intonaco.
Abbiamo lavorato su ogni strato a mano, usando cazzuola e frattazzo.

3 strati

Il primo, direttamente sulla paglia e nella paglia.
Questo strato serve a creare un aggrappo sul muro e un collegamento tra il corpo dell’intonaco, che verrà in seguito, e la paglia. Lo spessore di questo strato varia da balla a balla: in quelle più compatte penetra meno malta, in quelle che hanno leggermente perso un po’ di compressione ci va più materiale. E’ uno strato piuttosto grezzo, che stabilizza il muro e serve come supporto al secondo.

Il secondo, è il corpo dell’intonaco vero e proprio.
E’ compreso indicativamente tra 1 e 3 centimetri e serve a livellare la parete; con questo strato, infatti, abbiamo recuperato i dislivelli naturali presenti nella nostra muratura di paglia.
Terminato questo strato ci piace aspettare prima di procedere, in modo da lasciare assestare il corpo e intervenire quando eventuali fessure di ritiro sono stabili e ben mature.

Il terzo e ultimo, è la finitura.
E’ lo strato più fine, si aggira attorno a qualche millimetro, tra i 3 e i 5, e serve ad uniformare la facciata.

L’intonaco esterno di una casa di paglia.

Ricapitoliamo: un intonaco esterno di una casa di paglia serve a proteggere il muro, lavora sull’inerzia e quindi da massa all’edificio ed è meglio se è traspirante per favorire la creazione di un pacchetto murario salubre che lascia fluire l’umidità.

Noi lo stendiamo a mano direttamente sulle balle lavorando su tre strati, il primo di aggrappo, il secondo di corpo e l’ultimo di finitura.

Da questo report, sugli intonaci è tutto, come al solito tutte le domande e le curiosità sono benvenute nel commenti qui sotto!

PS. Ti piace l’argomento casa di paglia e vuoi saperne di più?
Qui trovi la nostra guida che ti da le risposte e ti aiuta a conoscerle meglio.

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Sara

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