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Pubblicato il: 8 Ottobre 2021

Quali macchine per gli intonaci

Quali macchine per gli intonaci

Capitano periodi in cui certe domande ci vengono fatte in modo più frequente.
Questo, ad esempio, è il periodo delle domande sulle macchine per fare gli intonaci di terra.
Spesso quando le persone che passano in cantiere ci vedono realizzare gli intonaci a mano, ovvero senza utilizzare la macchina sparaintonaco, comune su molti cantieri, ci chiedono perché.

Perché non la usiamo?
Perché lavoriamo a mano?
Vogliamo faticare di più?
Allunghiamo i tempi?

Sembra quasi che non usare le macchine sia visto come un problema, sicuramente un’anomalia del sistema. Ammettiamo che non sempre e non con tuttə siamo dell’umore giusto per intavolare grandi discorsi in merito e a volte risolviamo con un semplice “ci piace così” anche nella sua variante “ci viene bene così”.

Per cui oggi vogliamo approfittare dello spazio di questo post per condividere alcune riflessioni sul tema e dare una risposta lunga per recuperare tutte le volte in cui non l’abbiamo fatto.

Scelta

Per noi lavorare a mano è una scelta.

Non è qualcosa che ci ritroviamo a fare perché siamo sprovvedutə o perché non ci abbiamo pensato.
Abbiamo scelto, fin dall’inizio della nostra attività, di dare spazio a noi e alla nostra artigianalità e non all’investimento sulle macchine. Questa scelta, come diciamo spesso anche rispetto alle tecniche e ai modi di costruire, non è universale né meglio di altre, è semplicemente una scelta fatta in base ai nostri valori e alla direzione che vogliamo seguire e perseguire con il nostro lavoro (quello di cui parliamo qui).

Quindi a parità di risultato estetico e funzionalità dell’intonaco altrə professionistə potranno scegliere e quindi costruire diversamente e va bene così. Non pensiamo sia importante appiattire le modalità operative né definire quella giusta, quello che conta è concordare come si vuole procedere con chi di dovere dentro al cantiere e attenersi a quanto pianificato.

Macchina si, macchina no

Abbiamo iniziato a lavorare senza macchinari perché arrivavamo da un contesto in cui occupandoci di formazione e di educazione era funzionale non usarli sia per motivi di sicurezza sia di efficacia dei processi di apprendimento. Abbiamo portato quel metodo molto manuale e poco tecnologico nei cantieri e piano piano abbiamo inserito e provato strumenti e tecniche nella ricerca di un equilibrio tra una macchinizzazione che velocizzasse e ottimizzasse i processi e l’artigianalità.

Negli anni abbiamo visto che per come lavoriamo noi, ovvero in due e in case relativamente piccole (non lavoriamo su palazzine o grandi proprietà) questa scelta di usare poche macchine quando realizziamo gli intonaci di terra è una scelta valida, che funziona. Ed è anche una scelta interessante perché ci consente di riflettere e far riflettere fuori dagli schemi comuni, che pensano che le macchine siano indispensabili per costruire oggi.

Se ti va di immergerti in queste riflessioni ecco qualche domanda tra quelle che ci poniamo noi.

Domande

E’ possibile scegliere oggi di non investire sulle macchine ma sulle persone?

Pensare i processi di lavorazione fuori dal “così fan tutti” e valutare cosa si adatta ai diversi contesti e soprattutto alle persone che quei processi li portano avanti?

Immaginarci che il nostro lavoro torni anche solo in parte ad appropriarsi di un fare pratico e manuale e che l’aiuto delle macchine sia valutabile di caso in caso e da persona a persona e non predefinito?

E’ possibile accettare di pagare i e le professioniste per il loro lavoro e non perché ripaghino gli investimenti che hanno fatto per i loro macchinari?

Cambiare approccio rispetto ai tempi di cantiere, senza per forza farli diventare biblici, ma organizzandoli semplicemente in modi diversi?

Entrare nell’ottica che fare le cose, anche costruire, sia un piacere e non solo un dovere? Che stendere un intonaco ad esempio sia diverso da utilizzare una macchina e c’è chi si entusiasma nell’andar veloce e approfittare delle tecnologie e chi nell’usare le proprie mani (a parità di funzionalità e risultato estetico)?

Il tema delle macchine e del loro utilizzo per fare gli intonaci di terra non è per nulla scontato e ogni volta che lo scomodiamo ci accorgiamo che mettiamo in discussione una serie di convinzioni radicate che non è facile discutere. Siamo curiosə di sapere cosa ne pensi e se le domande qui sopra ti hanno ispirato qualche ulteriore riflessione.

ps. Parliamo di temi come questo e di quello che ci ispira e succede in cantiere qui, una volta al mese!

Sara