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Pubblicato il: 14 Febbraio 2020

Componi la tua squadra

Componi la tua squadra

Il cantiere in bioedilizia, come diciamo spesso, è un gioco di squadra: ci sei tu, che sei il committente, ci sono i tuoi progettisti, chi si occupa dei calcoli della struttura e chi delle analisi geologiche, c’è l’impresa del movimento terra, quella delle fondazioni, quella che si occupa della struttura, quella delle murature, gli impiantisti, etc, etc, etc.

Insomma ancora prima di iniziare ti troverai a confrontarti con molti professionisti e artigiani, motivo per il quale scegliere chi far giocare nella tua squadra (e come componi questa squadra) farà la differenza tanto sul risultato finale quanto sul processo.

Una buona ricerca.

Se stai anche tu guardando alla tua futura casa (e al suo cantiere) come una parte bella della tua vita e non una tortura da attraversare per avere il tuo tetto sopra alla testa ti immagini quanto una buona ricerca dei tuoi compagni di percorso sarà fondamentale. Se siamo d’accordo sul “cosa” vediamo insieme alcuni consigli sul “come”.

Primo, serve il tempo che serve.

Non diciamo di passare anni a cercare le tue persone giuste perché altrimenti abbandoneresti l’idea ancora prima di farla partire, però serve effettivamente darsi il tempo di guardarsi attorno e riconoscere che ci sono differenze tra i professionisti. Non parliamo solo di differenze di preventivo, quando il tuo progetto è solo un’idea qualunque cifra è puramente indicativa, parliamo di differenti modalità di lavorare e di rapportarsi.

Datti il tempo di capire con chi sei più affine e con chi lavoreresti meglio.

Secondo, fatti consigliare da chi ci è già passato.

Raccogli informazioni sul campo intercettando e chiedendo a chi ha già avuto esperienze con alcuni dei professionisti che hai identificato nella tua ricerca. La tendenza spesso è non allargare la cerchia, affidarsi e fidarsi dei pochi che abbiamo vicino e facilmente raggiungibili (non solo geograficamente) e scegliere rispetto a quello che ci viene detto da loro senza andare in profondità.

Allarga i tuoi paragoni e senza trasformare gli altri a paradigma, metti sempre più a fuoco quali sono i punti forti e deboli dei feedback che ricevi e colleziona elementi di confronto.

Terzo, vai dove lavorano.

Incontrarsi sul “ campo da gioco” aiuta a immaginarsi come potrebbe essere lavorare insieme. Il consiglio è quindi di cercare di conoscere le i professionisti dove lavorano per sentire se davvero condividono i tuoi valori, perché di questo si tratta.
Una squadra ha una stessa visione, quanto meno una prospettiva simile verso cui tendere.

Non si tratta di parlare di filosofia mentre si sposta la terra (anche se potrebbe essere interessante), condividere una visione vuol dire essere affini rispetto a come lavorare e quali sono le priorità sulle cose.
Ci sono professionisti più sbrigativi, altri più precisi, altri più esplicativi.

Quello che risuona meglio con il tuo cantiere lo puoi immaginare tu, trovare e conoscere le persone nel loro contesto ti da modo di immergerti nella realtà che potrebbe essere.

Ora scegli con cura la tua squadra.

Ricordati di guardare fin dal principio il tuo progetto come un tutt’uno (non una semplice sequenza di lavorazioni separate tra loro) e per facilitare i processi scegli i professionisti dall’inizio.

Lo sappiamo che sembra difficile e che le cose da definire sono tante, tuttavia partire dalla scelta delle persone con cui collaborerai permette ai diversi professionisti di lavorare in sinergia tra di loro e con te fin da subito. Integrare lungo il cammino nuove persone non è impossibile (ovviamente!) solo rallenta il processo e potrebbe riservare sorprese (non sempre piacevolissime).

Ti abbiamo messo la pulce nell’orecchio e stai pensando di sovvertire le regole con noi e iniziare scegliendo gli artigiani prima di definire il progetto?
Facci sapere cosa ne pensi! 🙂

PS. Sei in cerca di ispirazione? Ogni mese raccontiamo i nostri cantieri in bioedilizia qui.

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Sara