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Pubblicato il: 17 Aprile 2020

In cantiere / tecnica costruttiva

In cantiere / tecnica costruttiva

Concludiamo la mini serie dei report dal cantiere con un post sul processo ovvero come praticamente abbiamo fatto a costruire i muri di paglia.

Abbiamo iniziato questi report parlando di numeri (qui), abbiamo continuato presentando gli attrezzi del mestiere (qui) e ora finalmente ci addentriamo nel come.

Ricordiamo che siamo intervenuti in cantiere a struttura portante già realizzata (tetto compreso) e ci siamo occupati della realizzazione dei muri in paglia ed è di questo che parliamo qui.

Il cantiere è stato scandito da 4 fasi:
1. verifica della tecnica
2. montaggio struttura secondaria
3. realizzazione della base
4. posizionamento delle balle di paglia

Verifica della tecnica

La tecnica costruttiva che abbiamo usato l’avevo ipotizzata e studiata insieme ai geometri fin dalla fase progettuale. Visto che però c’è sempre una distanza tra il progetto e il cantiere, la prima giornata l’abbiamo dedicata a verificare che quanto immaginato funzionasse nella realtà e che le misure ipotizzate di compressione della paglia e di altezza fossero corrette.

In questa giornata abbiamo testato le nostre misure costruendo un paio di moduli verticali e abbiamo definito con precisione l’altezza della base e la distanza tra i montanti della struttura secondaria di legno.
Dopo il giorno di prova, come già anticipato, abbiamo montato la struttura secondaria verticale, poi la base di legno e infine abbiamo costruito i nostri muri di paglia.

Struttura secondaria

La struttura portante è l’ossatura della casa, il suo scheletro.
Per costruire con la paglia abbiamo scelto di suddividere lo spazio tra i montante di questa struttura con delle tavole di legno di abete grezzo, che abbiamo distanziato, l’una dall’altra, circa 78 cm, ovvero quasi quanto una balla di paglia.
In questo modo abbiamo suddiviso la struttura portante in una serie di moduli verticali dimensionati sulle nostre balle.

Base

Una volta creata la struttura secondaria verticale, abbiamo realizzato, la base: le stesse tavole usate in verticale sono state tagliate a misura e posizionate tra un montante e l’altro.
La base è formata da due tavole in costa, distanziate di circa 25 cm, l’una dall’altra. In entrambe le tavole abbiamo creato due feritoie per permettere alle fasce (che ti abbiamo presentato qui) di passarci attraverso.

In questo modo la base ha svolto il suo compito come “stivale” della casa (come dicevamo qui) e allo stesso tempo è stata un pezzo fondamentale per il processo di compressione.

Come costruire con la paglia

Realizzata la struttura verticale e la base, abbiamo iniziato a costruire i muri di paglia, lavorando in verticale, ovvero riempiendo un modulo alla volta, dalla base al tetto.
Il processo è sempre lo stesso, che si ripete in ogni spazio.

Inseriamo tre balle di paglia, una sopra l’altra.
Nell’ultima balla facciamo una scanalatura dentro la quale posizioniamo una sottomisura di legno, lunga quanto la balla.

Sopra a queste 3 balle e alla sottomisura, mettiamo la piastra di ferro, passiamo le fasce nella base, e leghiamo il tutto, come ad impacchettare le balle e comprimiamo la colonna con i cricchetti.

Raggiunta la compressione (calcoliamo di comprimere circa un centimetro per balla), fissiamo la sottomisura di legno alle tavole verticali con delle piastre a L, per bloccare la compressione delle balle e quindi rilasciamo i cricchetti e togliamo le fasce.

Posizioniamo quindi altre due balle, seguendo lo stesso procedimento: balle, sottomisura, piastra di ferro, passaggio delle fasce, compressione con i cricchetti, fissaggio della sottomisura alle tavole verticali e quindi rilascio delle fasce.

A questo punto, per completare la colonna mancano le ultime 3 balle.

Ne inseriamo due, posizioniamo la piastra di ferro, tiriamo le fasce e comprimiamo con i cricchetti, fino ad avere sufficiente spazio per fare entrare l’ultima balla, che sforza sulla struttura.
Infilata l’ultima balla, (questa è la parte più delicata e complicata perché lo spazio è stretto e le tavole di legno fanno attrito con la paglia) rilasciamo i cricchetti ed estraiamo la piastra di ferro.

Tutta la colonna così realizzata lavora sia per compressione verticale (grazie alle sottomisure e alla pressione ottenuta con le fasce a cricchetto) sia per compressione orizzontale, perché le balle sono circa 2 o 3 centimetri più lunghe rispetto alla distanza dei montanti.

Completata la colonna, si passa alla successiva.

Finiamo con una sintesi

Come abbiamo fatto a costruire i muri di paglia?
Ripercorriamo velocemente l’intero processo.

Prima abbiamo ideato e pensato al processo in fase progettuale.
Il primo giorno di cantiere abbiamo verificato le misure e la tecnica costruttiva. Abbiamo quindi realizzato la struttura secondaria con le tavole di abete e costruito la base sempre in legno.
A questo punto, con una struttura in legno a misura di balla di paglia, abbiamo lavorato in verticale, a riempire uno spazio alla volta, dalla base al tetto, mettendo in opera la paglia e comprimendo con le fasce a cricchetto. In due persone, in meno di 20 giorni, abbiamo completato facilmente tutti i muri di paglia.

Questo viaggio nei report dal cantiere finisce qui.

Se hai altre curiosità su come costruire un muro di paglia, ti aspettiamo nei commenti.

La settimana prossima ti portiamo a vedere qualche casa già costruita, il post esce come sempre il venerdì. A presto!

PS. Vuoi qualche ispirazione per una casa naturale?
Ogni mese raccontiamo i nostri cantieri qui.

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Sara

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